I capi d’abbigliamento sono una parte di completamento di ogni individuo. Sono fatti di tessuto ma prendono vita grazie ai colori. L’intensità dei toni cromatici col tempo si va perdendo. I capi diventano scoloriti o stinti dopo tanti lavaggi, a causa del sole o di altri fastidiosi inconvenienti.
I colori più scuri e quelli più opachi sono soggetti entrambi a questo problema. Come si può allora ridare colore ad un capo sbiadito?
Rispondiamo a questa domanda, proprio con la nostra guida. Continua a leggere e scoprirai almeno due opzioni per donare nuova vita ai tuoi capi preferiti. La soluzione che dà il risultato garantito sulla buona riuscita è quella di affidarsi a una tintoria, in zona balduina e zone limitrofe possiamo trovare e consigliarvi la Tintoria Lavanderia Balduina
Quali sono i tessuti che si possono tingere?
Prima di tutto, va fatta una precisazione. Non tutti i tessuti sono idonei alla tinteggiatura.
Si può svolgere questa pratica soprattutto con quelli di origine vegetale. Parliamo quindi di cotone, lana, lino e canapa; tutte fibre al 100% naturali.
Ci sono invece altri materiali che non si possono tingere: i tessuti sintetici. Ad esempio, dovrete rinunciare a tingere le cerniere in acrilico, le cuciture in poliestere, impermeabili e i capi imbottiti.
Lo stesso discorso vale per i materiali in goretex o microfibra. Inoltre non sono adatti al trattamento i tessuti misti con fibre naturali di quantità minori del 50%.
In secondo luogo, vanno preferiti i tessuti puri. Questo perché si adattano meglio al contatto con la tinta e assumono un’intensità maggiore.
Come tingere i capi in lavatrice?
Il metodo che viene utilizzato più spesso per ridare colore agli indumenti scoloriti, è tingerli in lavatrice? Vediamo qualche consiglio pratico per farlo nella maniera corretta.
Vi serviranno un fissatore di colore, una tintura in sacchetto e 1 o 2 pacchi di sale grosso da 1 kg. Se usate i coloranti di ultima generazione, potrebbero non servirvi né il fissatore né il sale.
Comprati tutti questi strumenti, prendete la tintura e versatela sul fondo della lavatrice. Poi unite il sale e posizionate anche il capo d’abbigliamento da tingere nel tamburo. Dovrete mettere la lavatrice a 40°C ed evitare il prelavaggio.
Una volta finito il programma, laverete il vestito anche con il detersivo e come prima a 40°C. Concluso anche questo passaggio, fatelo asciugare ma non al sole. Il capo asciutto potrà essere stirato a vapore.
Ricordate comunque di leggere le etichette del capo in questione e fare attenzione al tipo di colore di partenza.
Tingere un vestito in tintoria Roma
La soluzione precedente, quella in lavatrice, è valida ma rivolgersi a dei professionisti del settore può far acquistare maggiore sicurezza. Non tutte le persone infatti sono pratiche di tinture o hanno il tempo e la voglia per cimentarsi in quest’attività. Oppure, tanta gente non vuole rischiare di rovinare ulteriormente i propri vestiti.
Per porre rimedio e rispondere a questo bisogno ed esigenza comune esistono le tintorie. Negozi che offrono servizi di tinteggiatura, spesso accompagnati dalla classica lavanderia e dalla pulizia dei tessuti.
Nel territorio di Roma, esistono tante scelte per tingere un vestito in tintoria. Il segreto è affidarsi a realtà rinomate e di qualità. Negozi autorevoli che ricevono ottimi feedback dai loro clienti nel tempo e svolgono prestazioni a prezzi concorrenziali. Puoi contattare un professionista che ti darà subito delle indicazioni di prezzo e non solo.
Costo per la tinteggiatura
I costi per la tinteggiatura dipendono molto dal capo che si decide di portare in tintoria. E soprattutto dal suo materiale di produzione. In linea generale per magliette, felpe o pantaloni si parte dai 30 euro in su. Per tipologie più elaborate il prezzo potrebbe aumentare un po’.
A fare la differenza è anche il singolo negozio o attività, più o meno grande che fornisce questo servizio. Se invece si opta per il fai-da-te, il prezzo tende inevitabilmente a ridursi.